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Quale deve essere la giusta estensione di un’e-mail? È domanda ricorrente in ambito aziendale, che spesso si traduce in suggerimenti o studi di settore divergenti tra loro.

I rischi che si corrono con un’estensione errata sono da una parte l’invio di un messaggio troppo lungo, che possa risultare dispersivo, dell’altra l’invio di un messaggio troppo conciso che invece non riesca a centrare il punto dell’argomento.

Ma qual è la giusta lunghezza dell’e-mail per attirare l’attenzione del tuo target e garantire migliori tassi di recapito, una migliore fruizione e ottimi risultati in ottica di aperture e click?

Secondo Mail Up, piattaforma leader di E-mail Marketing, la risposta, come in altri ambiti dell’e-mail marketing, la troviamo nel punto di equilibrio tra gli estremi.

E l’elemento grafico? Deve esser considerato parte dell’estensione?

In questo caso, se si tratta di e-mail grafiche, non si riesce a giungere a conclusioni univoche parlando di lunghezza, in quanto bisogna focalizzarsi su tre fattori fondamentali che costituiscono la lunghezza con un significato più ampio, cioè l’estensione verticale, il numero di parole e il peso complessivo.

Una cosa è certa: nonostante non ci siano limiti sull’altezza di un’e-mail, più questa è lunga, minori sono le probabilità che la nostra newsletter venga letta dall’inizio alla fine.

Normalmente la lunghezza comune si aggira intorno ai 1500 e 2500 pixel (960 pixel è la misura di una pagina web), ed anche se la raccomandazione più comune è quella di far rientrare l’e-mail in questo range, ci sono altri fattori da tenere in considerazione, come ad esempio la possibilità di visualizzazione da mobile.

Su uno smartphone o tablet la disposizione dei contenuti potrebbe cambiare rispetto al desktop, aumentandone l’estensione dell’e-mail in verticale.

In tal caso, il fulcro di una buona campagna di E-mail Marketing verticale per il tuo Servizio Informatico o la tua Soluzione Cloud resta comunque uno: il bottone call-to-action.

Dove posizionarlo? È bene che quest’ultimo sia visibile all’apertura dell’e-mail. In tal modo il destinatario ne avrà visione dopo al massimo un solo scroll, permettendo così l’interazione con lo smartphone tramite l’utilizzo di una sola mano, e più precisamente del solo pollice che agisce sullo schermo del device.

Possiamo affermare in conclusione che un’e-mail va concepita sempre come un teaser, ossia una presentazione di contenuti che possono poi essere esplorati in una sede dedicata (sito web, blog post, pagina e-commerce, etc), perciò non è semplice dare parametri assoluti dal punto di vista della lunghezza delle parole.